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al testo di Klara Rubino
Indomito e ruvido il cielo
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Indomito e ruvido il cielo Indomito e ruvido il cielo angelica nuvola buca, anemone fragile e fiero. Acrobati in subdola sabbia cadaveri cadono stanchi. Crisalide rancida arranca su libiche carceri il sole. Medusa quest'anima affonda, famelico e sadico è il mare.
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Klara Rubino
- 23/03/2019 11:49:00
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Grazie Cari Giulia, Giovanni e Salvatore! Dedico questa poesia al desiderio di cambiare, anemone, alla fatica di cambiare, crisalide, alluomo, che resiste al cielo ruvido, alla sabbia subdola, al sole sul carcere , al mare famelico e allutilitarismo, cercando in sé e solo in sé la forza di mutare lostilità della sua presente realtà.
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Salvatore Pizzo
- 19/03/2019 03:13:00
[ leggi altri commenti di Salvatore Pizzo » ]
Duna triste musicalità, come dun canto che, salendo dagli abissi marini, al cielo giungesse stracarico del dolore dei tanti affogati: è delluomo lemigrare. Non è naturale porci paletti a questa necessità intrinsecamente umana e naturale... Molto apprezzata e sentita complimenti.
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Giovanni Rossato
- 18/03/2019 21:03:00
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Davvero molto musicale, si legge e si declama con grande piacere. Grazie
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Giulia Bellucci
- 18/03/2019 19:20:00
[ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]
Ciao Klara. Mi è piaciuta molto, di grande musicalità, ma non occorre che te lo dica io. Scritta in terzine di novenari dattilici. Molto attuale l’argomento che ti sta tanto a cuore per la tua grande sensibilità.
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